Mercoledì
5 marzo, l’Israeli Defense Forces (IDF) ha intercettato, nei pressi di
Port Sudan, sul Mar Rosso, una nave civile battente bandiera di Panama,
la KLOS-C, che trasportava un carico di armi provenienti dall’Iran e
presumibilmente diretto verso il territori della Striscia di Gaza.
Secondo la ricostruzione di Tel Aviv, il carico, composto da armenti di
fabbricazione siriana, sarebbe partito dal porto iraniano di Bandar
Abbas, sul Golfo Persico, e avrebbe fatto scalo ad Umm Qasr, in Iraq,
per poi riprendere il viaggio verso il Mar Rosso. Sempre secondo la
ricostruzione delle autorità israeliane, le armi, tra cui alcuni razzi
terra-terra M-302, sarebbero state destinate ai gruppi militanti
palestinesi della Striscia di Gaza. In passato, Teheran è stato uno dei
principali finanziatori di Hamas, l’organizzazione islamica palestinese
che governa la Striscia dal 2007. Nonostante i rapporti si fossero
raffreddati in seguito alle divergen!
ze tra Hamas e Teheran sulla crisi siriana, negli ultimi mesi la visita
in Iran di Jibril Rajoub, membro del Comitato Centrale di Fatah e
inviato ufficiale del Presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud
Abbas, potrebbe dar seguito ad un rafforzamento della relazione.
Inoltre, lo scorso 5 febbraio, il governo iraniano ha incontrato una
delegazione di alti rappresentanti del Jihad Islamico Palestinese,
gruppo militante attivo nei territori della Cisgiordania. Benché sia
Teheran sia Hamas abbiano smentito il proprio coinvolgimento nella
vicenda, il sequestro di armi rischia di complicare il tentativo
iraniano di normalizzare i rapporti con il resto della Comunità
Internazionale, sui quali pesa l’ostracismo riguardo il dossier
nucleare.
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