mercoledì 20 luglio 2022

Nicolò Paganelli. Analisi parametrale Arzebaigian

 PARAMETRAZIONE A 4 FATTORI


L'Azerbaigian (o Repubblica dell'Azerbaigian) è situato nella regione transcaucasica tra l'Europa orientale ed Asia occidentale, affacciato sul Mar Caspio su tutta la costa est, confina a N con Georgia e Russia, a S con Iran, a O con Armenia e Turchia; la regione autonoma del Naxçivan, exclave facente parte dell'Azerbaigian e sita tra Armenia e Iran, confina appunto a O con la Turchia per circa 17 km. Il Paese ha una superficie totale di 86.600 kmq di cui le foreste occupano 11.317,7 kmq.

Tenendo conto della sua Storia, nonché la sua localizzazione geografica e la situazione attuale che caratterizza il Paese, contando la lunga guerra nel Nagorno-Karabakh che lo coinvolse apertamente dal 1944 fino al 10 novembre 2020 contro l'Armenia (il primo conflitto è avvenuto dal 1988 al 1994), si è analizzato l'Azerbaigian secondo 4 parametri, numerati 1-2-6-7, rientranti nell'ambito “Sicurezza”, di seguito elencati: 1) “Fattore Storico: Conflitti”, stimando esclusivamente i conflitti classici dichiarati Stato contro Stato in cui è stato o è coinvolto il Paese, da 5-10 anni ad oggi; 2) “Paesi Limitrofi in Conflitto”, sempre usando lo stesso criterio del parametro precedente si sono contate le Nazioni confinanti attualmente in conflitto con altre, poiché possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso nel conflitto; 6) “Area Geografica”, intesa come la superficie totale del Paese; 7) “Area Forestale”, ossia la porzione di superficie coperta appunto da foreste.

Esaminare i conflitti avvenuti negli ultimi 5-10 anni, terminati o tutt'ora in corso, in cui il Paese è o è stato coinvolto, è servito per cercare di determinare la probabilità che se ne possano innescare di successivi. I conflitti nei Paesi confinanti possono influenzare di molto la stabilità politica dello Stato vicino, destabilizzandolo e determinando un alto rischio di crisi economica nello stesso, ma anche trascinarlo anch'esso in conflitto. Quanto alle rispettive aree geografica e forestale, si nota che con l'aumentare sia dell'ampiezza del territorio da controllare sia della superficie coperta da foreste aumenta anche la complessità nella gestione delle relative problematiche.

In base ai dati ed alle informazioni raccolte e analizzate, la situazione attuale in Azerbaigian è tornata stabile, a livello conflittuale nell'area, dopo il 10 novembre 2020, quando cessate le ostilità (iniziate ufficialmente nel 1988 con il primo conflitto del Nagorno-Karabakh) con la vittoria dichiarata della vicina Armenia,  in seguito ad accordi e ritiro truppe armene dalla zona di contatto, per cui la Russia ha giocato un ruolo fondamentale nel pacificare diplomaticamente, dispiegando infine proprie forze di Peacekeeping. A oggi nessuno dei Paesi confinanti con l'Azerbaigian, all'inizio citati, è in conflitto aperto con altri Stati. Le attività russe attualmente in corso in territorio ucraino non intendono un conflitto ufficialmente ed apertamente dichiarato, ma trattasi di operazioni militari speciali; viceversa l'Ucraina trovandosi a difendere i propri confini ha dovuto dichiarare “guerra” alla Federazione Russa. La Turchia, pur non essendo ufficialmente in conflitto con nessun Paese, svolge attualmente operazioni militari contro i Curdi nei territori settentrionali di Iraq e Siria. L'Iran mantiene tutt'oggi relazioni tese con USA e Israele, principalmente per le questioni del nucleare e del supporto al Governo siriano nella guerra civile, nonché per il recente sostegno ad alcuni gruppi armati palestinesi quali Hamas e PFLP (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina).

Dalle analisi quindi effettuate si è poi sviluppato uno Scenario, contando i Fattori di Squilibrio (quali i 4 parametri utilizzati) in relazione alla Capacità dello Stato (Sicurezza) su cui essi fanno pressione, per avere un quadro generico della situazione del Paese in esame soprattutto dal punto di vista dei conflitti interstatali nell'area in cui esso e i suoi confinanti possono essere coinvolti. Ne è risultato così uno scenario di stabilità, in cui le Capacità dello Stato presentano delle debolezze indicanti che il Paese non è né in un “circolo vizioso” né in un “circolo virtuoso”: il primo inteso come ulteriore indebolimento di capacità e resistenza dello Stato, il secondo invece come rafforzamento di esse.

In conclusione, l'Azerbaigian attualmente è in una condizione stabile in relazione a situazioni conflittuali nell'area.

La Sceda di calcolo sarà pubblicata su CESVAM Paers. Info:quaderni,cesvam@istitutonastroazzurro.org