giovedì 30 settembre 2021

Yemen, guerra sempre aperta

 Almeno trenta combattenti filogovernativi sono morti e 56 sono stati feriti il 29 agosto scorso in un attacco con droni e missili contro la base aerea di Al Anad a 60 chilometri da Aden. L'attacco è stato attribuito a ribelli huithi che controllano la capitale Sanaa. Ghi Huithi non hanno commentato ma in passato avevano già attaccato la base di Al Anad.

lunedì 20 settembre 2021

L'Impegno dell'Italia in LIbano Esercitazione Resilient Link III 2021


Dal sito dello Stato maggiore Difesa:

 Si è conclusa oggi presso la base “Green Hill” di Naqoura, nel Libano meridionale, l’esercitazione multinazionale interforze Resilient Link III – 2021, che ha visto impegnati per due giorni i Posti Comando Avanzati – Forward Command Post (FwCP) dei contingenti militari di UNIFIL.

Il Contingente Nazionale Italiano sotto il comando della Brigata Aeromobile Friuli, responsabile del Sector West di UNIFIL, ha partecipato con il proprio Forward Command Post alla complessa esercitazione. L’HQ Support Unit su base battaglione “Pordoi” del 2° Reggimento Trasmissioni Alpino di Bolzano ha enucleato il FwCP completo di assetto di Force Protection e componente logistica di supporto necessaria.

L’esercitazione ha visto per la prima volta dispiegati tutti i FwCP di UNIFIL. Oltre a quello italiano erano schierati anche quelli enucleati dal comando di UNIFIL, dal comando di Sector Est su base spagnola, dalla Force Command Reserve su base francese e dalla Maritime Task Force su base tedesca.

L'esercitazione ha lo scopo di verificare l’efficacia delle procedure di prontezza operativa, la velocita’ nel creare una capacità di backup Communication and Information System (CIS) nell'Area di Responsabilità (AOR) e di controllare le capacita’ operative sia del personale preposto alle comunicazione che dei materiali tecnici, si è sviluppata attraverso l’impiego di sistemi di comunicazione satellitari, radio HF e VHF, PC campali e sistemi di supporto tecnico per la realizzazione di rete telefoniche, maglie radio e piu’ reti data finalizzate alle connessini tra i FwCPs, le unita’ schierate e anche con la Madrepatria.

La capacita’ di dispiegare rapidamente sul terreno una struttura di comando e controllo in grado di utilizzare un network di comunicazione multilivello rende il contingente italiano in grado di contribuire al mantenimento del cessate il fuoco che è uno dei compiti impliciti assegnati a UNIFILnel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

venerdì 10 settembre 2021

Baghdad è lo specchi del declino del paese. verso un altro Afganistan?

 Il centro della capitale irachena un tempo elegante e pieno di vita oggi è segnato dalla povertà e dalla violenza. A quasi venti anni dalla occupazione statunitense la città sembra ancora in guerra.

L'Irak a 18 anni dalla invasione statunitense sembra ancora in guerra Nabil Salih, giornalista indipendente di Bagdat in un articlo su l'Internazionale n. 1425 del 3 settembre 2023  conclude con questa triste nota " "... Sono passati 18 anni eppure Bagdad sembra ancora di stare in guerra. Gli elicotteri militari rombano sopra i poveri vicoli dove i giovani sono destinati a vivere un'esistenza miserabile, ad uscire di casa in cerca di lavoro per tornarci in una bara ad avere i loro ritratti appesi nei salotti in cui anziane donne siedono in silenzio immerse in un lutto inconsolabile".

Occore meditare su tutto questo, se non si vuole vedere in Irak un altra soluzione tipo Afganistan. Gli analisti della politica internazionale degli Stati uniti dovrebbero o consigliare ai responsabili  di tenere presente questi dati, per non perdere ulteriore credibilità.