lunedì 25 aprile 2022

Societa Tarquiniense di Arte e Storia

 Cari Soci e Amici, 

vi aspettiamo sabato 30 aprile, alle ore 17,30, nella sala Sacchetti di Palazzo dei Priori, al civico 4 di via dell’Archetto, Tarquinia, per il primo dei due appuntamenti di geopolitica con esperti del settore. La nuova iniziativa culturale della Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS) in collaborazione con l’associazione Omnia Tuscia, si intitola “Una finestra sul mondo”.



“La Turchia e il Mediterraneo nel nuovo contesto internazionale” è il titolo di questo appuntamento,  dedicato al Medio Oriente, con particolare riferimento al confronto strategico e religioso fra Arabia Saudita e Iran e al ruolo della Turchia che mira a diventare potenza regionale nell’area del Mediterraneo Orientale. A parlarne, Mario Boffo, ambasciatore d’Italia a Riad dal 2013 al 2016 e socio di Omnia Tuscia; il giornalista Lorenzo Vita, autore del libro “L’onda turca. Il risveglio di Ankara nel Mediterraneo allargato” (Historica Giubilei Regnani, 2021); la scrittrice Antonella Colonna Vilasi che ha pubblicato “I servizi segreti mondiali. Nuove sfide e prospettive future” (Youcanprint 2020). 

Cordiali saluti

La Segreteria della Società Tarquiniense d’Arte e Storia

 

 

martedì 19 aprile 2022

Iraq. La visione italiana della situazione irakena



 Specifico focus intelligence è stato dedicato all’Iraq, alla luce della presenza del contingente italiano impiegato nella Missione internazionale anti-DAESH e nella Missione NATO in Iraq, della quale l’Italia assumerà il Comando a partire dal prossimo maggio. 

Le elezioni politiche di ottobre, le quinte dal 2003, hanno fotografato un Paese politicamente frammentato, polarizzato lungo linee etniche e confessionali e in cui è andato registrandosi anche un crescente malcontento delle piazze, evidenziato dalla bassa affluenza alle urne e da proteste dei segmenti più giovani della popolazione contro le diseguaglianze socio-economiche, la mancata erogazione dei servizi essenziali e le percepite ingerenze esterne. 

Particolare attivismo dell’Iraq si è avuto in politica estera specie nelle vesti di attore mediatore e promotore di nuove forme di dialogo nel quadrante. Oltre al rilancio del Dialogo Strategico USA-Iraq, Baghdad ha infatti ospitato un’importante Conferenza regionale per la cooperazione e il partenariato in Medio Oriente, facilitato l’avvio di colloqui bilaterali tra Iran e Arabia Saudita, avviato un nuovo partenariato con Giordania e Egitto, e sostenuto la soluzione diplomatica della crisi siriana. 

Sul piano della sicurezza, poi, sono rimaste all’attenzione dell’intelligence le attività dei gruppi estremisti sunniti, in particolare di DAESH che ha progressivamente aumentato frequenza ed entità degli attacchi in gran parte del territorio iracheno (soprattutto nei Governatorati centro-settentrionali), e delle locali milizie paramilitari sciite, specie per le attività ostili condotte contro gli assetti militari USA nel Paese, anche dislocati nelle basi in uso alla Coalizione internazionale


Fonte: Relazione annuale sulla politica dell'informazione per la sicurezza. 2021.  Febbraio 2022

sabato 9 aprile 2022

Siria: la visione della situazione siriana a Febbraio 2022

 In continuità con gli anni precedenti, dedicato e puntuale monitoraggio informativo è stato riservato alla Siria.


 Pur in un quadro di sicurezza ancora precario, i gruppi di opposizione armata non sono parsi in grado di ambire al rovesciamento del regime damasceno che, nel corso del 2021, ha consolidato il proprio controllo sul Paese, sia sul piano militare grazie al sostegno di Russia e Iran, che su quello politico a seguito della conferma a un ulteriore mandato settennale del Presidente Assad con le elezioni di maggio. A fronte di ciò, nuove escalation sono possibili soprattutto in quei territori che permangono fuori dalla sovranità di Damasco o dove il Governo non esercita un pieno controllo per la presenza di milizie o gruppi armati di varia natura. Permangono infatti all’attenzione gli sviluppi nelle aree di Idlib, dove l’accordo di cessate-il-fuoco viene ripetutamente violato da entrambe le parti, e di Dara’a dove, in estate, si sono verificate nuove, violente proteste anti-regime. 

Nel 2021 si è confermata in Siria l’attualità della minaccia jihadista dovuta soprattutto alle attività di DAESH, che si è riorganizzato come gruppo insorgente operativo nelle aree desertiche centrali del Paese, e dei gruppi filo-qaidisti come Hayat Tahrir al Sham e qaidisti come Tanzim Hurras al Din, entrambi operativi nell’area di Idlib. Sul piano internazionale, nella seconda parte dell’anno, a fronte degli scarsi progressi ottenuti dal Comitato Costituzionale onusiano, è emersa una maggiore propensione dei Paesi arabi ad assumere un atteggiamento pragmatico e di apertura verso Damasco, anche nell’ottica di arginare la presenza di Iran e Turchia nell’area. Nel complesso, le prospettive di normalizzazione del contesto siriano dipenderanno anche dall’effettivo avvio di un programma di ricostruzione infrastrutturale che permetta un recupero delle minime condizioni socio-economiche del Paese e il ricollocamento La crisi tra Israele e le fazioni armate di Gaza Nei primi giorni di maggio si sono registrati gravi scontri nel quartiere di Gerusalemme Est Sheikh Jarrah, in relazione allo sfratto di famiglie palestinesi da abitazioni acquistate da privati israeliani. In concomitanza con la fine del Ramadan e con le restrizioni imposte dalle Autorità di sicurezza ebraiche ai fedeli di Gerusalemme Est e a quelli provenienti dalla Cisgiordania, le violenze si sono estese, in un rapido effetto domino, a tutto lo scacchiere palestinese, interessando le aree intorno alla Spianata delle Moschee e determinando il conflitto aperto tra Israele e i gruppi armati di stanza a Gaza. 

Negli undici giorni di scontri, Hamas ha dimostrato elevate capacità militari con il lancio di più di 4000 razzi verso i centri abitati israeliani e l’uso di tattiche innovative (lanci multipli, simultanei e con diversi archi balistici). Le fazioni gazawi hanno fatto uso di razzi con gittate diverse, taluni prodotti in loco in sostanziale autonomia; altri, assemblati con materiale più sofisticato e, in parte, importato; altri ancora equipaggiati interamente con componenti estere. Quanto a Israele, l’operazione Guardians of the Wall ha visto l’avvio di vasti bombardamenti aerei sulla Striscia di Gaza, intesi a colpire molteplici obiettivi (arsenali, tunnel, sedi istituzionali), compresi elementi di spicco di quell’organizzazione. La tregua, raggiunta il 21 maggio, ha lasciato aperti e irrisolti la definizione dei rapporti tra Israele e Hamas ma, anche, l’andamento delle complesse relazioni intra-palestinesi. dei circa 13 milioni di siriani che risultano profughi o sfollati a causa del conflitto.

FOnte Relazione annual sulla Politica dell?informazione per la Sicurezza 2021. Febbraio 2022.