Che è successo in Yemen: 100 morti in sei giorni
Di eduardo lubrano • 04 nov, 2013 • Categoria: MondoLo Yemen è uno dei paesi dove le divisioni tribali e religiose stanno infuocando il paese. E' di questi giorni l'ennesima ecatombe
Nel nord dello Yemen, dopo una sanguinosa faida durata vari giorni e che la scorsa notte, con un bombardamento notturno, ha superato i 100 morti, una milizia tribale sciita zaidita e una milizia sunnita salafita hanno trovato oggi un accordo per una tregua.
“Un cessate il fuoco è stato concluso dopo intensi sforzi da parte delle due parti” in conflitto, ha detto Jamal Benomar, inviato speciale dell’Onu per lo Yemen, aggiungendo che il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha raggiunto l’area dei combattimenti per prelevare i feriti, che ha detto Benomar, sono «decine». Alcune fonti dicono però che, malgrado la tregua, in alcune zone si continua a sparare. E si segnalano spari dei cecchini Houti anche contro la Croce Rossa.
I sanguinosi combattimenti fra i ribelli Houti, tribù sciita della minoranza zaidita, e i fondamentalisti salafiti nella città roccaforte di questi ultimi, Dammaj, nella provincia settentrionale di Saada, erano iniziati mercoledì scorso con un attacco degli zaiditi a una moschee dei salafiti. Gli zaiditi accusano gli estremisti sunniti di aver trasformato il centro religioso di Dammaj, non lontano dal confine saudita, in «una vera e propria caserma che ospita migliaia di combattenti stranieri», in veste di studenti del corano, pronti ad attaccare la minoranza sciita. Ieri un portavoce dei salafiti aveva parlato di un bilancio, dopo cinque giorni di scontri, di almeno 50 morti fra i sunniti, fra i quali alcuni ‘mujaheddin’ stranieri: un cittadino canadese, alcuni europei, tre algerini, un emiratino e due indonesiani. La scorsa notte, poi, i miliziani Houti hanno bombardato la moschea e l’annessa scuola coranica e il bilancio dei morti è salito a oltre 100, oltre alle decine di feriti.
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