martedì 19 aprile 2022

Iraq. La visione italiana della situazione irakena



 Specifico focus intelligence è stato dedicato all’Iraq, alla luce della presenza del contingente italiano impiegato nella Missione internazionale anti-DAESH e nella Missione NATO in Iraq, della quale l’Italia assumerà il Comando a partire dal prossimo maggio. 

Le elezioni politiche di ottobre, le quinte dal 2003, hanno fotografato un Paese politicamente frammentato, polarizzato lungo linee etniche e confessionali e in cui è andato registrandosi anche un crescente malcontento delle piazze, evidenziato dalla bassa affluenza alle urne e da proteste dei segmenti più giovani della popolazione contro le diseguaglianze socio-economiche, la mancata erogazione dei servizi essenziali e le percepite ingerenze esterne. 

Particolare attivismo dell’Iraq si è avuto in politica estera specie nelle vesti di attore mediatore e promotore di nuove forme di dialogo nel quadrante. Oltre al rilancio del Dialogo Strategico USA-Iraq, Baghdad ha infatti ospitato un’importante Conferenza regionale per la cooperazione e il partenariato in Medio Oriente, facilitato l’avvio di colloqui bilaterali tra Iran e Arabia Saudita, avviato un nuovo partenariato con Giordania e Egitto, e sostenuto la soluzione diplomatica della crisi siriana. 

Sul piano della sicurezza, poi, sono rimaste all’attenzione dell’intelligence le attività dei gruppi estremisti sunniti, in particolare di DAESH che ha progressivamente aumentato frequenza ed entità degli attacchi in gran parte del territorio iracheno (soprattutto nei Governatorati centro-settentrionali), e delle locali milizie paramilitari sciite, specie per le attività ostili condotte contro gli assetti militari USA nel Paese, anche dislocati nelle basi in uso alla Coalizione internazionale


Fonte: Relazione annuale sulla politica dell'informazione per la sicurezza. 2021.  Febbraio 2022

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