di
Guilia Dal Fiume
(giuliadalfiume@libero.it)
Dopo la riconquista di Kobane in Siria a opera delle
milizie curde, l’offensiva dello Stato Islamico si è spostata nell’Iraq
settentrionale dove i terroristi hanno attaccato i peshmerga, le forze militari curde irachene, per contendersi la
città petroliera di Kirkuk.
I jihadisti pare abbiano approfittato del tempo
avverso per lanciare gli attacchi già prima dell’alba. Col passare delle ore la
situazione si è resa così grave che le organizzazioni internazionali presenti
sul territorio hanno fatto evacuare il proprio personale verso Erbil.
I terroristi si sono serviti di svariati kamikaze
che hanno provocato delle vittime, anche se ancora è incerto il numero dei
morti sia nelle fila dei curdi che dello stato islamico.
La resistenza curda prosegue incessantemente i
combattimenti per proteggere la città di Kirkuk e i numerosi giacimenti
petroliferi. Gli attacchi di Is hanno avuto luogo anche in altre città, tra cui
Baghdad dove vi sono state delle esplosioni in due mercati che hanno provocato
alcune vittime tra i civili, si ipotizza dai 20 ai 44 morti.
Negli ultimi giorni si è affacciato sulla scena
della lotta nelle zone Iraq e Siria un nuovo gruppo, quello degli yazidi, una
minoranza di origine curda perseguitata, che si sta organizzando e ha già
effettuato degli attacchi contro villaggi sunniti.
31 gennaio 2015
(geografia2013@libero.it)
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