mercoledì 20 novembre 2024

Tesi di Laurea Alessandro Ciolli Premessa.

 

Master in “Terrorismo e Antiterrorismo Internazionale”

 

Hezbollah: Movimento E partito islamico Sciita. Motivazione e Scenari.

Premessa

Terrorismo di ispirazione ideologica e religiosa

 

È in corso una pandemia, in termini di una diffusa spinta alla radicalizzazione di matrice islamista. A seguito degli attacchi terroristici in Francia e Austria, il discorso in Europa si è orientato su cosa possa essere fatto per monitorare e arginare i principali responsabili, incitatori di questi attacchi, coloro che gettano le basi ideologiche che formano i cosiddetti lupi solitari.

Vero è che questi attacchi sono avvenuti prevalentemente per mano dell’autoproclamato stato islamico (ISIS) e per questo l’attenzione è stata rivolta alle moschee centri religioni sunniti.

 

Per lo scopo di questa tesi il focus sarà sulle istituzioni create in Europa dal governo rivoluzionario iraniano, la sua capacità di creare proseliti tra la popolazione sciita nel continente, incluso sunniti disaffezionati ed europei non musulmani, ma ugualmente attirati dall’ideologia e postura antioccidentale professata. In Italia e nel resto dei Paesi occidentali l’attributo che viene dato al terrorismo è “religioso “. La risoluzione del parlamento europeo[1] stessa parla di terrorismo di matrice religiosa, jihadista creando un legame quindi tra religione islamica e terrorismo.

 

Tralasciando il termine “jihad“ che è quello sicuramente più inappropriato che impatta contro le sensibilità del mondo musulmano, essendo un termine che indica “ lo sforzo massimo per l’aiuto verso se stesso e gli altri “ e quindi distante da una più diretta implicazione con atti terroristici, l’aggettivo “ islamico “ è sicuramente quello più adatto e utilizzato nei documenti internazionali facendo espresso riferimento al “so called islamic terrorism“, espressione raccomandata per esigenze di cooperazione investigativa internazionale.

 

Tutti gli atti di terrorismo realizzati da gruppi religiosamente motivati si sono verificati dopo la rivoluzione iraniana del 1977 e sono rivendicati in nome di Allah. Dal mondo musulmano non avendo un’autorità gerarchica con un vertice deputato a stabilire cosa è conforme e cosa è difforme dal credo, non si hanno smentite ufficiali contro le rivendicazioni di matrice religiosa.

La mancanza quindi di un’organizzazione gerarchica impedisce una delegittimazione religiosa e quindi si ha una indiretta convalida dell’accostamento del terrorismo alla religione islamica.

 

Cosa accade quando uno stato come l’Iran, utilizza Hezbollah per i propri interessi in Libano come in altre aree? Hezbollah significa “Partito di Dio “. Hezbollah è un movimento islamico che incarna tutti gli aspetti dell’utilizzo della religione e dell’ideologia per fini politici all’interno del Libano e fini strategici quando al servizio dello stato iraniano, agendo per procura. Una chiara definizione di Hezbollah se sia un partito politico, un movimento religioso, un movimento di resistenza nazionale contro l’occupazione israeliana o una milizia dell’Iran è un compito difficile e molto probabilmente è una miscela di tutto quanto detto ed è perciò un fenomeno molto complesso, strutturato, forte.

 

In questa tesi verrà discusso come le attività criminali della teocrazia iraniana e per essa il movimento Hezbollah in Europa non siano nuovi, dalla criminalità ordinaria dai traffici al contrabbando di armi e droga fino a atti di terrorismo come l’assassinio di dissidenti o attentati come quello perpetrato in Bulgaria, a Burgas nel 2012 che generò un’interrogazione parlamentare nel 2013 circa la posizione della comunità europea[2] in merito al possibile collegamento tra Hezbollah e quanto accaduto a Burgas.

 

Gli esperti dell’intelligence di diversi paesi sostengono che Hezbollah ha operativi in diversi stati europei, si parla di una vera e propria infrastruttura di radicalizzazione di matrice iraniana, costruita in decenni di lavoro, con l’obbiettivi di convertire la popolazione sciita d’Europa al Khomeinismo. Lo scopo di questa conversione è molteplice come l’utilizzo di queste nuove risorse per apportare pressione politica sui governi europei abusando dei processi democratici degli stati, ricevere finanziamenti, proselitismo e reclutamento e infine fornire, espandere una solida infrastruttura logistica per attività criminali e terroristiche.

Appare quindi sempre più urgente la necessità di un approccio più unitario da parte della comunità europea per il contrasto di questa infrastruttura nel continente, in modo da depotenziare le capacità di Hezbollah nell’interesse di chi in Libano sta lottando per ridurne il potere politico e il controllo del territorio e per la nostra stessa sicurezza.

 

Il periodo storico di riferimento è principalmente quello che va dal 1985al 2012, ma non si limita ad esso. L’area geografica di riferimento è il Libano all’interno e fuori dei suoi confini, arrivando in Europa, analizzando le attività del Partito di Dio sul continente e l’impegno delle diverse agenzie di intelligence e forze di polizie impegnate nel loro contrasto.

 

La prevenzione e la repressione. Sono queste le strategie di indagine delle istituzioni e in merito alla prevenzione sono attività delegate ai servizi di intelligence e svolte da personale specificatamente preparato per comprendere la complessità reticolare del fenomeno terroristico di matrice religiosa. Nel contrasto al terrorismo di matrice jihadista è dominante la conoscenza e lo studio del dibattito ideologico che anima queste reti terroristiche.

In merito alla prevenzione è interessante discutere la cura come forma di prevenzione, agire a monte del fenomeno e non a valle, evitando fenomeni di recidiva attraverso la strutturazione di linguaggi, contenuti e metodi funzionali al depotenziamento della retorica fondamentalista e radicale. La sfida a queste attività è posta dalla necessità di muoversi all’interno di precisi confini di legalità che non rechino ricadute sul piano della libertà di coscienza e della laicità.

 

Nell’ambito del diritto positivo, l’art. 270 -sexies cod. pen. sembra adeguatamente comprensiva del fenomeno: “ Sono considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per la loro natura o contesto possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di un’organizzazione internazionale, nonché le altre condotte definite terroristiche o commesse con finalità di terrorismo da convenzioni o altre norme di diritto internazionali vincolanti per l’Italia.

Inoltre, di particolare interesse è quanto dettato dalla NATO che indica specificatamente gli obbiettivi del terrorismo: politici, religiosi, ideologici. I tre obbiettivi sono interconnessi e il fine politico appare come quello più evidente e raggiunto attraverso le motivazioni religiose e ideologiche che hanno un sicuro impatto e agiscono come forte leva sui musulmani in tutto il mondo.

Guardando al primo atto di terrorismo religioso, l’assalto alla Grande Moschea della Mecca del 1979 e a quelli di questi anni nelle chiese africane e asiatiche, come quelli portati a segno nel Burkina Faso e in Indonesia, appare evidente come il fine politico sia lo scopo unificante e le motivazioni religiose utilizzate per giustificare tali sanguinosi atti.

 

Verranno trattati i principali avvenimenti che hanno dato origine alla diffusione del terrorismo di matrice religiosa, ideologica, la catena di approvvigionamento quali governi, organizzazioni di carità e attori privati “facoltosi”. Finanziamenti che hanno supportato in maniera massiva, l’allargamento dell’ideologia politica dell’Islam sia violenta che non violenta e attualmente operante in tutto il mondo. 

Questa tesi incentrata sul movimento di Hezbollah pone particolare attenzione agli eventi in Libano, stati vicini ed Europa, discutendo le motivazioni del movimento sia come partito politico con i suoi interventi di tipo sociale, economico, sia le azioni violente del Partito di Dio sul territorio libanese che all’estero. Analizzeremo quindi la capacitò di proiezione di Hezbollah, come il movimento finanzi le proprie azioni attraverso una fitta rete di attori diversi, statuali e privati e le azioni di contrasto delle principali agenzie di Intelligence coinvolte.



[1] European Parliament Resolution of 12 December 2018 on findings and recommendations of the Special Committee on Terrorism (2018/2044(INI))

[2] https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2013-001273_EN.html?redirect Designation of Hezbollah as a terrorist organization, Parliamantery question – E – 001273/2013

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