Master in “Terrorismo e Antiterrorismo Internazionale”
Hezbollah: Movimento E partito islamico
Sciita. Motivazione e Scenari.
Premessa
Terrorismo di ispirazione ideologica e religiosa
È in corso una pandemia, in termini di una diffusa spinta alla
radicalizzazione di matrice islamista. A seguito degli attacchi terroristici in
Francia e Austria, il discorso in Europa si è orientato su cosa possa essere
fatto per monitorare e arginare i principali responsabili, incitatori di questi
attacchi, coloro che gettano le basi ideologiche che formano i cosiddetti lupi
solitari.
Vero è che questi attacchi sono avvenuti prevalentemente per mano
dell’autoproclamato stato islamico (ISIS) e per questo l’attenzione è stata
rivolta alle moschee centri religioni sunniti.
Per lo scopo di questa tesi il focus sarà sulle istituzioni create in
Europa dal governo rivoluzionario iraniano, la sua capacità di creare proseliti
tra la popolazione sciita nel continente, incluso sunniti disaffezionati ed
europei non musulmani, ma ugualmente attirati dall’ideologia e postura
antioccidentale professata. In Italia e nel resto dei Paesi occidentali
l’attributo che viene dato al terrorismo è “religioso “. La risoluzione del
parlamento europeo[1] stessa parla di terrorismo
di matrice religiosa, jihadista creando un legame quindi tra religione islamica
e terrorismo.
Tralasciando il termine “jihad“ che è quello sicuramente più
inappropriato che impatta contro le sensibilità del mondo musulmano, essendo un
termine che indica “ lo sforzo massimo per l’aiuto verso se stesso e gli altri
“ e quindi distante da una più diretta implicazione con atti terroristici,
l’aggettivo “ islamico “ è sicuramente quello più adatto e utilizzato nei
documenti internazionali facendo espresso riferimento al “so called islamic
terrorism“, espressione raccomandata per esigenze di cooperazione investigativa
internazionale.
Tutti gli atti di terrorismo realizzati da gruppi religiosamente motivati
si sono verificati dopo la rivoluzione iraniana del 1977 e sono rivendicati in
nome di Allah. Dal mondo musulmano non avendo un’autorità gerarchica con un vertice
deputato a stabilire cosa è conforme e cosa è difforme dal credo, non si hanno
smentite ufficiali contro le rivendicazioni di matrice religiosa.
La mancanza quindi di un’organizzazione gerarchica impedisce una
delegittimazione religiosa e quindi si ha una indiretta convalida
dell’accostamento del terrorismo alla religione islamica.
Cosa accade quando uno stato come l’Iran, utilizza Hezbollah per i propri
interessi in Libano come in altre aree? Hezbollah significa “Partito di Dio “.
Hezbollah è un movimento islamico che incarna tutti gli aspetti dell’utilizzo
della religione e dell’ideologia per fini politici all’interno del Libano e
fini strategici quando al servizio dello stato iraniano, agendo per procura.
Una chiara definizione di Hezbollah se sia un partito politico, un movimento
religioso, un movimento di resistenza nazionale contro l’occupazione israeliana
o una milizia dell’Iran è un compito difficile e molto probabilmente è una
miscela di tutto quanto detto ed è perciò un fenomeno molto complesso,
strutturato, forte.
In questa tesi verrà discusso come le attività criminali della teocrazia
iraniana e per essa il movimento Hezbollah in Europa non siano nuovi, dalla
criminalità ordinaria dai traffici al contrabbando di armi e droga fino a atti
di terrorismo come l’assassinio di dissidenti o attentati come quello
perpetrato in Bulgaria, a Burgas nel 2012 che generò un’interrogazione
parlamentare nel 2013 circa la posizione della comunità europea[2] in merito al possibile
collegamento tra Hezbollah e quanto accaduto a Burgas.
Gli esperti dell’intelligence di diversi paesi sostengono che Hezbollah
ha operativi in diversi stati europei, si parla di una vera e propria
infrastruttura di radicalizzazione di matrice iraniana, costruita in decenni di
lavoro, con l’obbiettivi di convertire la popolazione sciita d’Europa al
Khomeinismo. Lo scopo di questa conversione è molteplice come l’utilizzo di
queste nuove risorse per apportare pressione politica sui governi europei
abusando dei processi democratici degli stati, ricevere finanziamenti,
proselitismo e reclutamento e infine fornire, espandere una solida
infrastruttura logistica per attività criminali e terroristiche.
Appare quindi sempre più urgente la necessità di un approccio più
unitario da parte della comunità europea per il contrasto di questa
infrastruttura nel continente, in modo da depotenziare le capacità di Hezbollah
nell’interesse di chi in Libano sta lottando per ridurne il potere politico e
il controllo del territorio e per la nostra stessa sicurezza.
Il periodo storico di riferimento è principalmente quello che va dal
1985al 2012, ma non si limita ad esso. L’area geografica di riferimento è il
Libano all’interno e fuori dei suoi confini, arrivando in Europa, analizzando
le attività del Partito di Dio sul continente e l’impegno delle diverse agenzie
di intelligence e forze di polizie impegnate nel loro contrasto.
La prevenzione e la repressione. Sono queste le strategie di indagine
delle istituzioni e in merito alla prevenzione sono attività delegate ai
servizi di intelligence e svolte da personale specificatamente preparato per
comprendere la complessità reticolare del fenomeno terroristico di matrice
religiosa. Nel contrasto al terrorismo di matrice jihadista è dominante la
conoscenza e lo studio del dibattito ideologico che anima queste reti
terroristiche.
In merito alla prevenzione è interessante discutere la cura come forma di prevenzione, agire a
monte del fenomeno e non a valle, evitando fenomeni di recidiva attraverso la
strutturazione di linguaggi, contenuti e metodi funzionali al depotenziamento
della retorica fondamentalista e radicale. La sfida a queste attività è posta
dalla necessità di muoversi all’interno di precisi confini di legalità che non
rechino ricadute sul piano della libertà di coscienza e della laicità.
Nell’ambito del diritto positivo, l’art. 270 -sexies cod. pen. sembra
adeguatamente comprensiva del fenomeno: “ Sono considerate con finalità di
terrorismo le condotte che, per la loro natura o contesto possono arrecare grave
danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale e sono compiute allo
scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o
un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un
qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche
fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di
un’organizzazione internazionale, nonché le altre condotte definite
terroristiche o commesse con finalità di terrorismo da convenzioni o altre
norme di diritto internazionali vincolanti per l’Italia.
Inoltre, di particolare interesse è quanto dettato dalla NATO che indica
specificatamente gli obbiettivi del terrorismo: politici, religiosi,
ideologici. I tre obbiettivi sono interconnessi e il fine politico appare come
quello più evidente e raggiunto attraverso le motivazioni religiose e
ideologiche che hanno un sicuro impatto e agiscono come forte leva sui
musulmani in tutto il mondo.
Guardando al primo atto di terrorismo religioso, l’assalto alla Grande Moschea
della Mecca del 1979 e a quelli di questi anni nelle chiese africane e
asiatiche, come quelli portati a segno nel Burkina Faso e in Indonesia, appare
evidente come il fine politico sia lo scopo unificante e le motivazioni
religiose utilizzate per giustificare tali sanguinosi atti.
Verranno trattati i principali avvenimenti che hanno dato origine alla diffusione del terrorismo di matrice religiosa, ideologica, la catena di approvvigionamento quali governi, organizzazioni di carità e attori privati “facoltosi”. Finanziamenti che hanno supportato in maniera massiva, l’allargamento dell’ideologia politica dell’Islam sia violenta che non violenta e attualmente operante in tutto il mondo.
Questa tesi incentrata sul movimento di Hezbollah pone particolare attenzione agli eventi in Libano, stati vicini ed Europa, discutendo le motivazioni del movimento sia come partito politico con i suoi interventi di tipo sociale, economico, sia le azioni violente del Partito di Dio sul territorio libanese che all’estero. Analizzeremo quindi la capacitò di proiezione di Hezbollah, come il movimento finanzi le proprie azioni attraverso una fitta rete di attori diversi, statuali e privati e le azioni di contrasto delle principali agenzie di Intelligence coinvolte.
[1] European Parliament Resolution of 12 December 2018 on findings and
recommendations of the Special Committee on Terrorism (2018/2044(INI))
[2] https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2013-001273_EN.html?redirect
Designation of Hezbollah as a terrorist organization, Parliamantery question –
E – 001273/2013
Nessun commento:
Posta un commento