TESI DI LAUREA
Premessa
Ci sono quelli, tra cui i politici, che
ritengono che gli storici non dovrebbero insegnare o scrivere su eventi e
persone contemporanei, molti dei quali vivono ancora, a causa della difficoltà
di trattare tali questioni con una prospettiva storica, e che è giusto fare
qualche distinzione tra lo studio della storia e lo studio dell’attualità. I
sostenitori di questa visione sembrano non essere consapevoli del concetto di
storia contemporanea a cui è dedicata questa serie, secondo cui la storia del
recente passato può e deve essere scritta con una certa obiettività. Mentre i
ricordi della Seconda Guerra Mondiale si allontanano, è sicuramente giunto il
momento di mettere in prospettiva la storia del dopoguerra che ha plasmato
tutte le nostre vite, indipendentemente dal fatto che siamo nati negli anni
Quaranta o Settanta. Molti paesi, tra cui la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e
la Germania, consentono l’accesso ai propri documenti pubblici in base a una
regola trentennale, aprendo gran parte del periodo postbellico alla ricerca
d’archivio. Gli eventi più recenti, i diari, le memorie e le inchieste di
giornali e televisione, confermano l'opinione del famoso storico Sir Lewis
Namier secondo cui tutti i segreti sono stampati a condizione che si sappia
dove cercarli. Gli storici contemporanei hanno anche la possibilità, negata
agli storici dei periodi precedenti, di intervistare i partecipanti agli eventi
che stanno analizzando. Il problema che deve affrontare lo storico
contemporaneo è, se non altro, l’imbarazzo della ricchezza. In ogni caso, la
natura e la portata dei cambiamenti mondiali a partire dalla fine degli anni
‘80 hanno chiaramente segnalato la necessità di una discussione concisa dei
principali temi della storia post-1945. Per molti di noi la cosa difficile da
comprendere è quanto drammaticamente sia cambiato il mondo negli ultimi anni:
la fine della Guerra Fredda e dell’egemonia sovietica sull’Europa orientale; il
crollo dell'Unione Sovietica e del comunismo russo; l'unificazione della
Germania; il ritmo dell'integrazione nell'Unione europea; la disintegrazione
della Jugoslavia; turbolenze politiche ed economiche nel sud-est asiatico; la
riconciliazione della Cina comunista con il capitalismo dei consumi; il
vacillante progresso economico del Giappone.
Dott. Nicola Angelo Espinoza Pastrana
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