I l Comparto informativo ha poi svolto un attento monitoraggio della complessa e articolata situazione della Repubblica Islamica dell’Iran sui piani sia delle questioni interne al regime sia degli aspetti securitari iraniani relativi alla postura regionale e alle attività di proliferazione nucleare e missilistica.
Per quanto attiene al primo aspetto, nel 2021 il Paese sciita ha sofferto crescenti difficoltà economiche dovute all’onda lunga della pandemia e all’incidenza delle sanzioni internazionali che hanno isolato l’Iran soprattutto dai mercati occidentali. In tale contesto le elezioni presidenziali di giugno hanno portato al potere le fazioni più conservatrici, in uno scenario che ha registrato un malcontento popolare sfociato a novembre in massicce proteste nell’Iran sud-occidentale (specie a Isfahan), complice anche la strutturale carenza di risorse idriche. Sul piano regionale sono rimaste sotto stretto monitoraggio le attività condotte da Teheran in direzione soprattutto di Iraq, Siria e Libano, specie in ragione del sostegno iraniano in quei contesti verso gruppi locali di matrice prevalentemente sciita.
Particolarmente rilevante è poi apparsa l’interlocuzione avviata tra Iran e Arabia Saudita, per valutare un eventuale ripristino dei rapporti bilaterali e una soluzione politica del conflitto yemenita. Significativi, anche, gli sviluppi in tema di nucleare alla luce della ripresa delle trattative indirette a Vienna tra Iran e Stati Uniti per il rilancio del Joint Comprehensive Plan of Action.
Dopo una fase di stallo dovuta al cambio di Governo iraniano, i negoziati sono ripresi a fine novembre malgrado permangano importanti incognite relative soprattutto agli avanzamenti tecnologici in ambito nucleare ottenuti da Teheran in seguito alla disapplicazione di diverse clausole dell’accordo come ritorsione alle sanzioni USA.
Fonte. Relazione annuale sulla politica dell'informazione per la sicurezza 2021. Febbraio 2022
Nessun commento:
Posta un commento