Il centro della capitale irachena un tempo elegante e pieno di vita oggi è segnato dalla povertà e dalla violenza. A quasi venti anni dalla occupazione statunitense la città sembra ancora in guerra.
L'Irak a 18 anni dalla invasione statunitense sembra ancora in guerra Nabil Salih, giornalista indipendente di Bagdat in un articlo su l'Internazionale n. 1425 del 3 settembre 2023 conclude con questa triste nota " "... Sono passati 18 anni eppure Bagdad sembra ancora di stare in guerra. Gli elicotteri militari rombano sopra i poveri vicoli dove i giovani sono destinati a vivere un'esistenza miserabile, ad uscire di casa in cerca di lavoro per tornarci in una bara ad avere i loro ritratti appesi nei salotti in cui anziane donne siedono in silenzio immerse in un lutto inconsolabile".
Occore meditare su tutto questo, se non si vuole vedere in Irak un altra soluzione tipo Afganistan. Gli analisti della politica internazionale degli Stati uniti dovrebbero o consigliare ai responsabili di tenere presente questi dati, per non perdere ulteriore credibilità.
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