sabato 9 gennaio 2021

Antonio TRogu: Nagorno-Karabakh sarà vera tregua?

 


 

Il 10 novembre, con la mediazione della Russia,  e’ stato firmato un accordo tra Armenia ed Azerbaigian e all'annuncio vi e’ stata la reazione furente di centinaia di armeni, che hanno fatto irruzione nelle sedi del Parlamento e del Governo di Erevan, capitale dell'Armenia, devastando gli uffici e accusando di tradimento il Primo Ministro armeno. Pashinyan. Inoltre questo accordo ha si messo fine ai combattimenti ma renderà complicati i rapporti tra Russia e Turchia.

Secondo le clausole dell’accordo tutte le zone perse nella guerra degli anni ’90 e riconquistare con l’azione bellica dell’ultimo mese e mezzo tornano all’Azerbaigian. Queste zone sono corrispondenti a circa il 15-20% della piccola regione indipendente, che non viene riconosciuta dalla comunità internazionale. Fra queste vi è anche Susha, la seconda città più importante del Nagorno-Karabakh.

All’Armenia restano le posizioni che è riuscita a mantenere e dovrà garantire all’Azerbaigian il collegamento per il transito di persone e merci con la repubblica autonoma di Nakhchivan, enclave azera confinante con l’Armenia e la Turchia.

Putin ha annunciato che Mosca invierà nelle zona un contingente di pace di quasi 2mila militari, 90 blindati e 380 veicoli militari con il compito di vigilare sul cessate il fuoco.

 

Antonio Trogu   trogant@libero.it

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