sabato 30 novembre 2024

Tesi Di Laurea Georg Barattini Premessa Evoluzione delle Tattiche usate dal movimento Talebano

 

Master in

“TERRORISMO ED ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE ”

  

Evoluzione delle tattiche usate dal movimento talebano

 

  

PREMESSA

I talebani, da semplici studenti delle madrase e combattenti mujaheddin, nel corso degli anni hanno saputo dar vita ad una delle insurrezioni più efficaci e resilienti della storia moderna. Di conseguenza, l’improponibile guerra al "Terrorismo" dichiarata dagli Stati Uniti, non ha potuto evitare che i talebani continuassero a minacciare la sicurezza e la stabilità regionale, continuamente sottovalutando l’innovazione, la resilienza e soprattutto il consenso di cui essi disponevano.

Questa tesi si propone di esaminare le strategie dei talebani e la loro evoluzione fin dalla loro comparsa negli anni novanta, quando il gruppo diventò un’esplicita entità politica e militare. Suddivisa in periodi distinti, andremo a vedere cronologicamente la nascita e l’evoluzione dell’insurrezione talebana, così come la reazione della NATO e la dottrina statunitense della counter-insurgency (COIN).

Il primo capitolo andrà ad analizzare l’identità talebana, dove l’appartenenza etnica gioca un forte ruolo e dove avvenimenti, quali l'invasione sovietica e la guerra civile, hanno contribuito a forgiarne il senso di appartenenza.

Il capitolo due introdurrà il fenomeno del Terrorismo Internazionale, l’affiliazione dei talebani ad Al-Qaeda e l’invasione militare a seguito dell'attentato alle "Torri Gemelle".

Il capitolo tre andrà invece a mettere in luce come, in seguito gli eventi politici che determinarono la nascita alla Repubblica Islamica, i talebani siano riusciti ad organizzare la loro resistenza fino ad arrivare agli accordi con gli Stati Uniti e alla presa del potere nell’Agosto del 2021. Un doveroso riferimento sarà dedicato alla dottrina americana della counter-insurgency e all’ingenuità politica dell’Occidente.

Il capitolo quattro andrà ad esaminare più nel dettaglio le tattiche usate dai talebani e la loro evoluzione nel tempo, con uno specifico approfondimento sulla pratica del Martirio e la costituzione ufficiale della Brigata Martire a seguito della fondazione dell’Emirato. Un particolare riferimento sarà dedicato all’ultimo importante attentato terroristico avvenuto nel cuore di Kabul a poche settimane dalla caduta dell’Afghanistan nelle mani dei talebani. 

 

 

 La Tesi è disponibile presso il CESVAM Centro Studi sul Valore Militare Emeroteca, consultabile dietro permesso dell'Autore

 Info centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

 

 

 

        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANNO ACCADEMICO 2022/2023

 

mercoledì 20 novembre 2024

Tesi di Laurea Alessandro Ciolli Premessa.

 

Master in “Terrorismo e Antiterrorismo Internazionale”

 

Hezbollah: Movimento E partito islamico Sciita. Motivazione e Scenari.

Premessa

Terrorismo di ispirazione ideologica e religiosa

 

È in corso una pandemia, in termini di una diffusa spinta alla radicalizzazione di matrice islamista. A seguito degli attacchi terroristici in Francia e Austria, il discorso in Europa si è orientato su cosa possa essere fatto per monitorare e arginare i principali responsabili, incitatori di questi attacchi, coloro che gettano le basi ideologiche che formano i cosiddetti lupi solitari.

Vero è che questi attacchi sono avvenuti prevalentemente per mano dell’autoproclamato stato islamico (ISIS) e per questo l’attenzione è stata rivolta alle moschee centri religioni sunniti.

 

Per lo scopo di questa tesi il focus sarà sulle istituzioni create in Europa dal governo rivoluzionario iraniano, la sua capacità di creare proseliti tra la popolazione sciita nel continente, incluso sunniti disaffezionati ed europei non musulmani, ma ugualmente attirati dall’ideologia e postura antioccidentale professata. In Italia e nel resto dei Paesi occidentali l’attributo che viene dato al terrorismo è “religioso “. La risoluzione del parlamento europeo[1] stessa parla di terrorismo di matrice religiosa, jihadista creando un legame quindi tra religione islamica e terrorismo.

 

Tralasciando il termine “jihad“ che è quello sicuramente più inappropriato che impatta contro le sensibilità del mondo musulmano, essendo un termine che indica “ lo sforzo massimo per l’aiuto verso se stesso e gli altri “ e quindi distante da una più diretta implicazione con atti terroristici, l’aggettivo “ islamico “ è sicuramente quello più adatto e utilizzato nei documenti internazionali facendo espresso riferimento al “so called islamic terrorism“, espressione raccomandata per esigenze di cooperazione investigativa internazionale.

 

Tutti gli atti di terrorismo realizzati da gruppi religiosamente motivati si sono verificati dopo la rivoluzione iraniana del 1977 e sono rivendicati in nome di Allah. Dal mondo musulmano non avendo un’autorità gerarchica con un vertice deputato a stabilire cosa è conforme e cosa è difforme dal credo, non si hanno smentite ufficiali contro le rivendicazioni di matrice religiosa.

La mancanza quindi di un’organizzazione gerarchica impedisce una delegittimazione religiosa e quindi si ha una indiretta convalida dell’accostamento del terrorismo alla religione islamica.

 

Cosa accade quando uno stato come l’Iran, utilizza Hezbollah per i propri interessi in Libano come in altre aree? Hezbollah significa “Partito di Dio “. Hezbollah è un movimento islamico che incarna tutti gli aspetti dell’utilizzo della religione e dell’ideologia per fini politici all’interno del Libano e fini strategici quando al servizio dello stato iraniano, agendo per procura. Una chiara definizione di Hezbollah se sia un partito politico, un movimento religioso, un movimento di resistenza nazionale contro l’occupazione israeliana o una milizia dell’Iran è un compito difficile e molto probabilmente è una miscela di tutto quanto detto ed è perciò un fenomeno molto complesso, strutturato, forte.

 

In questa tesi verrà discusso come le attività criminali della teocrazia iraniana e per essa il movimento Hezbollah in Europa non siano nuovi, dalla criminalità ordinaria dai traffici al contrabbando di armi e droga fino a atti di terrorismo come l’assassinio di dissidenti o attentati come quello perpetrato in Bulgaria, a Burgas nel 2012 che generò un’interrogazione parlamentare nel 2013 circa la posizione della comunità europea[2] in merito al possibile collegamento tra Hezbollah e quanto accaduto a Burgas.

 

Gli esperti dell’intelligence di diversi paesi sostengono che Hezbollah ha operativi in diversi stati europei, si parla di una vera e propria infrastruttura di radicalizzazione di matrice iraniana, costruita in decenni di lavoro, con l’obbiettivi di convertire la popolazione sciita d’Europa al Khomeinismo. Lo scopo di questa conversione è molteplice come l’utilizzo di queste nuove risorse per apportare pressione politica sui governi europei abusando dei processi democratici degli stati, ricevere finanziamenti, proselitismo e reclutamento e infine fornire, espandere una solida infrastruttura logistica per attività criminali e terroristiche.

Appare quindi sempre più urgente la necessità di un approccio più unitario da parte della comunità europea per il contrasto di questa infrastruttura nel continente, in modo da depotenziare le capacità di Hezbollah nell’interesse di chi in Libano sta lottando per ridurne il potere politico e il controllo del territorio e per la nostra stessa sicurezza.

 

Il periodo storico di riferimento è principalmente quello che va dal 1985al 2012, ma non si limita ad esso. L’area geografica di riferimento è il Libano all’interno e fuori dei suoi confini, arrivando in Europa, analizzando le attività del Partito di Dio sul continente e l’impegno delle diverse agenzie di intelligence e forze di polizie impegnate nel loro contrasto.

 

La prevenzione e la repressione. Sono queste le strategie di indagine delle istituzioni e in merito alla prevenzione sono attività delegate ai servizi di intelligence e svolte da personale specificatamente preparato per comprendere la complessità reticolare del fenomeno terroristico di matrice religiosa. Nel contrasto al terrorismo di matrice jihadista è dominante la conoscenza e lo studio del dibattito ideologico che anima queste reti terroristiche.

In merito alla prevenzione è interessante discutere la cura come forma di prevenzione, agire a monte del fenomeno e non a valle, evitando fenomeni di recidiva attraverso la strutturazione di linguaggi, contenuti e metodi funzionali al depotenziamento della retorica fondamentalista e radicale. La sfida a queste attività è posta dalla necessità di muoversi all’interno di precisi confini di legalità che non rechino ricadute sul piano della libertà di coscienza e della laicità.

 

Nell’ambito del diritto positivo, l’art. 270 -sexies cod. pen. sembra adeguatamente comprensiva del fenomeno: “ Sono considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per la loro natura o contesto possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese o di un’organizzazione internazionale, nonché le altre condotte definite terroristiche o commesse con finalità di terrorismo da convenzioni o altre norme di diritto internazionali vincolanti per l’Italia.

Inoltre, di particolare interesse è quanto dettato dalla NATO che indica specificatamente gli obbiettivi del terrorismo: politici, religiosi, ideologici. I tre obbiettivi sono interconnessi e il fine politico appare come quello più evidente e raggiunto attraverso le motivazioni religiose e ideologiche che hanno un sicuro impatto e agiscono come forte leva sui musulmani in tutto il mondo.

Guardando al primo atto di terrorismo religioso, l’assalto alla Grande Moschea della Mecca del 1979 e a quelli di questi anni nelle chiese africane e asiatiche, come quelli portati a segno nel Burkina Faso e in Indonesia, appare evidente come il fine politico sia lo scopo unificante e le motivazioni religiose utilizzate per giustificare tali sanguinosi atti.

 

Verranno trattati i principali avvenimenti che hanno dato origine alla diffusione del terrorismo di matrice religiosa, ideologica, la catena di approvvigionamento quali governi, organizzazioni di carità e attori privati “facoltosi”. Finanziamenti che hanno supportato in maniera massiva, l’allargamento dell’ideologia politica dell’Islam sia violenta che non violenta e attualmente operante in tutto il mondo. 

Questa tesi incentrata sul movimento di Hezbollah pone particolare attenzione agli eventi in Libano, stati vicini ed Europa, discutendo le motivazioni del movimento sia come partito politico con i suoi interventi di tipo sociale, economico, sia le azioni violente del Partito di Dio sul territorio libanese che all’estero. Analizzeremo quindi la capacitò di proiezione di Hezbollah, come il movimento finanzi le proprie azioni attraverso una fitta rete di attori diversi, statuali e privati e le azioni di contrasto delle principali agenzie di Intelligence coinvolte.



[1] European Parliament Resolution of 12 December 2018 on findings and recommendations of the Special Committee on Terrorism (2018/2044(INI))

[2] https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2013-001273_EN.html?redirect Designation of Hezbollah as a terrorist organization, Parliamantery question – E – 001273/2013

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domenica 10 novembre 2024

INFOCESVAM N. 5 DEL 2024 Settembre Ottobre 2024

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XI, 57/58, N. 5, Settembre  - Ottobre   2024, 1 novembre 2024

XI/5/901 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 5 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 901 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Anche questo numero è principalmente dedicato alle attività connesse con il Progetto 2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del Nastro Azzurro nei confronti delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi e della realizzazione dei volumi dedicati alla data centenaria del 2023.

XI/5/902 – Da 1 gennaio 2024 la pubblicazione dell’ANNESSO dedicato allo stato di sviluppo dell’Albo d’Oro Nazionale dei Decorati Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, da cadenza bimestrale passa a cadenza mensile, dato il numero di comunicazioni e note da pubblicare. Alla data del 1 maggio 2024 sono stati pubblicati i primi quattro numero del 2024. Il numero 5 (maggio 2024) e il n. 6 (giugno 2024)  mentre i numeri di luglio ed agosto non sono stati divulgati fino alla data del 30 luglio in quanto  vi era solo la situazione relativa agli inserimenti. Da quella data le uscite sono riprese regolarmente.

XI/5/902 – Occorre aggiungere che anche questo numero del Bollettino è dedicato in parte alla divulgazione delle edizioni a stampa ed informatiche del CESVAM riportando i dati statistici relativi, non avendo trovato spazio nel precedente Bollettino n. 4. Come noto i blog sono attivi dal 2008 e riportano in media ciascuno oltre 500 post. Pertanto rappresentato anche una fonte di archivio da poter utilizzare per ricerche, tesi di laurea e riferimenti. Email:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/5/903 – Progetto 2021/1 – Volume I Titolo Africa Orientale Italiana. L’Impero Tra realtà e propaganda. Raccolta la monografia. Fase. Manoscritto 3

XI/5/904 – E’ confermata per il 25 novembre p.v la sessione di laurea per i Master di 1° liv. attivati presso la Università degli Studi Telematica N.Cusano Roma da parte del CESVAM – Istituto del Nastro Azzurro  (info:www,cesvam.org)

I/5/905 - - Fabio Lomardelli e Niccolò Paganelli hanno dato vita ad una sezione dei blog dedicata all’intelligence ed alla sicurezza e  difesa dalle minacce interne ed esterne, nel quadro delle ricerche e pubblicazioni a sostegno dei Master.

XI/5/906. Progetti 2024/1 – Tema “Dal Corpo di Liberazione al gruppi di Combattimento: La genesi dell’esercito Italiano del secondo dopoguerra. Genesi ordinamenti Impiego. Impostata la ricerca. Manoscritto 1.

XI/5/907 – Aladino Lombardi e Carlo Palumbo sabato 2 novembre 2024 alle ore 17,30 presentato il volume “Tra le Ombre”. Alla Libreria Eli Viale Somalia 50/a Roma. Il libro racconta la storia dei 269  giorni della occupazione di Roma da parte delle forze armate tedesche.

XI/5/908 – Progetti 2024/1 – Tema “Monte Marrone La prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione: 31 marzo 1944 – 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati. 80° anniversario 1944 -2024. Manoscritto 1

XI/5/909 – – Lineamenti. E’ stato inserito il concetto nei lineamenti di base di ogni progetto che occorre evitare di insistere nella divulgazione dei risultati delle ricerche del CESVAM elementi che non hanno un determinato profilo, che di base deve essere post universitario e con un curriculum studi e professionale almeno a livello di dirigente. Altrimenti si raccoglie solo indifferenza e atteggiamenti ostili e refrattari.

XI/5/910 -  Save the Date: Il 7 novembre 2024 alle ore 18,30 presso il Museo Storico dei Granatieri, il gen. Antonio Vittiglio, introdotto dal Presidente Nazionale Carlo Maria Magnani, e dagli interventi di Antonio Daniele e Giancarlo Ramaccia, il Calendario Associativo 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione.

XI/5/911 – Progetto 2021/1 Volume II Titolo: Africa orientale Italiana. L’organizzazione Militare e la difesa dell’Impero. La Figura del Duca d’Aosta. Predisposta la parte militare. Bibliografia. In sviluppo il Capitolo dedicato al Duca d’Aosta. Fase Manoscritto 3

XI/5/912 - Corre l’obbligo di rilevare che molti componenti del CESVAM hanno fatto presente che l’attività del CESVAM in tutte le sue parti e sopratutto il contributo finanziario dato annualmente all’Istituto, non sia adeguatamente apprezzata e considerata anche da componenti istituzionali dell’Istituto stesso. Si è aperto un dibattito ed alcuni quindi chiedono che ciò sia fatto presente nelle sedi indicate, sempre nell’ambito della cortesia e cordialità che è una prerogativa irrinunciabile del CESVAM. Esiste l’ipotesi di un sondaggio/referendum tra i componenti del CESVAM, che alla data odierna, nei vari livelli, ammontano a 125 persone su questo argomento.  

 

 

XI/5/913 – Dal 1 gennaio p.v. il Blog “Sezione Unici” aperto nel 2008 nelle intese con il mai dimenticato Gen Fuduli a Spoleto, cambierà nome e finalità. Sarà dedicato ai temi dell’Intelligence e alla cultura della sicurezza, in armonia con i master attivati presso l’Università, in particolare quello di Politica Militare e Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Questo in quanto la Sezione UNUCI di Spoleto, con il neo Presidente, Mario di Spirito, ha avuto uno sviluppo ragguardevole  in quantità ed in qualità. (vds. Nota in unuci.blogspot.com)

XI/5/914 – Marco Montagnani segnala che su un mercatino della domenica ha trovato tra i vari oggetti le carte di un Internato IMI, di nome Bocchino Giuseppe nato a Mantova il 4.4,1922. Si sta predisponendo la trascrizione in word per la pubblicazione di tali documenti su www.internamentoereticlati@blogspot.com. Il commento è ovvio: si è rinnegata l’esperienza ed il Valore di questo IMI e non vi è più rispetto della Memoria chi ha sofferto.

XI/5/915 – Giulio Morigi ha messo a disposizione

 è passato sotto silenzio, per scelta. Ogni componente del Cesvam è intimamente contento di questo traguardo raggiunto ed ancora più convinto che anche queste righe siano un azzardo averle scritte, secondo il cinquantennale consiglio dell’indimenticabile Maresciallo Pastorello: prima o poi un successo lo paghi amaramente.

XI/5/925 - Prossimo INFOCESVAM (novembre - dicembre) sarà pubblicato il 1 gennaio 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. E sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)